Può una singola canzone cambiare il mondo?

Fatta a freddo questa domanda credo che possa avere sempre e soltanto un’unica risposta: no.

Ma per fortuna, coincidenze astrali, casualità, oppure dietro un disegno preciso, è innegabile che il movimento grunge nei primi anni ’90 abbia influenzato il corso della musica rock da quel momento a seguire.

E se c’è una canzone simbolo di questo periodo, per varie motivazioni, diversi punti di vista, questa è Smells Like Spirit dei Nirvana.

Una singola traccia di un disco decisamente peculiare, emblema di un genere che ha dato poi vita al rock alternativo di cui, nel bene e nel male, raccogliamo i frutti ancora oggi, a più di un quarto di secolo di distanza.

Questa puntata di MDB Summah Radio è dedicata alle sonorità di Seattle dei primi anni del di quel decennio controverso, quello del post reaganismo, della post house-music, del post edonismo… Insomma del post un sacco di cose.

Seattle 1991, la 18ª puntata di MDB Summah Radio, martedì 28 marzo 2017 alle 21:00.

Sempre e soltanto su Runtime radio, la web radio non solo geek. La web radio di tutti.

  • Tori Amos – Smells Like Teen Spirit – 2015 Remastered Version
  • Soundgarden – Jesus Christ Pose
  • Nirvana – Come As You Are
  • Bush – Little Things
  • Pearl Jam – Jeremy
  • Hole – Celebrity Skin
  • Soul Asylum – Misery
  • Ray Wilson & Stiltskin – Inside – Live
  • Bush – Everything Zen
  • Alice In Chains – Would?
  • The Smashing Pumpkins – Bullet With Butterfly Wings
  • Skunk Anansie – Selling Jesus
  • Muse – Muscle Museum
  • Temple Of The Dog – Hunger Strike
  • Pearl Jam – Alive
  • Soundgarden – Black Hole Sun
  • Nirvana – Smells Like Teen Spirit
  • In Flames – Come Clarity

Tori Amos “Smells Like Teen Spirit”

Winter è un brano musicale della cantautrice musicale Tori Amos, pubblicato come quarto singolo dell’album di debutto Little Earthquakes.

Il singolo, commercializzato nel marzo 1992 nel Regno Unito e nel novembre negli Stati Uniti, ha raggiunto la posizione numero 25 della classifica ufficiale inglese dei singoli.

Una versione limitata del singolo è stata distribuita per il mercato inglese e per quello tedesco.

La versione contiene il singolo e tre famose cover di tre gruppi rock: Angie dei Rolling Stones, Smells Like Teen Spirit dei Nirvana e Thank You dei Led Zeppelin.

Il brano oltre ad essere contenuto nell’album di debutto dell’artista è presente nella raccolta Tales of a Librarian.

Soundgarden “Jesus Christ Pose”

Jesus Christ Pose è un brano musicale del gruppo grunge statunitense Soundgarden, incluso nel terzo album della band, Badmotorfinger, uscito nel 1991 su etichetta A&M; pubblicato come primo singolo estratto dal disco (B-side: Stray Cat Blues/Into the Void (Sealth)/Somewhere), e successivamente inserito nella raccolta A-Sides.

La band spiegò che il testo del brano era una riflessione sul concetto dello sfruttamento della religione a scopo personale.

Si tratta di una critica a come molte personalità pubbliche facciano uso della religione (in particolare citando Gesù Cristo) per dipingersi “migliori” di altri, o come dei “martiri”.

Cornell citò esplicitamente il frontman dei Jane’s Addiction Perry Farrell tra le influenze della canzone, spiegando: «Sta diventando di moda recitare la parte del povero ragazzo perseguitato da tutti».

In un’intervista, Cornell spiegò il termine “Jesus Christ Pose” (“posa alla Gesù Cristo”):

Nirvana “Come As You Are”

Come as You Are fu il secondo singolo più venduto del gruppo, superato soltanto da Smells Like Teen Spirit.

Il brano è stato inserito nel 2004 nella classifica delle 500 canzoni immortali secondo la rivista Rolling Stone, alla posizione numero 445.

Nel kit per la stampa di Nevermind Kurt Cobain disse che Come as You Are è “una canzone d’amore vecchio stile che viene giù in un’armonia di tre parti” (testi tratti da Just an Old-Fashioned Love Song di Paul Williams).

Il verso principale della canzone è: «And I swear that I don’t have a gun» (“E giuro di non avere una pistola”), con il quale Cobain voleva intendere di “non avere nessuno da cui nascondersi”.

Lo stesso Cobain, famoso per inserire messaggi più o meno indiretti nei suoi testi, sembra piuttosto voler spingere l’ascoltatore-fan ad interpretare il testo piuttosto che limitarsi a cantarlo passivamente.

Dopo la morte dell’autore i media rivolsero l’attenzione a questo verso e ad altri versi delle canzoni di Nevermind in cui si menzionavano armi da fuoco, benché, essendo l’album stato registrato tre anni prima della scomparsa del cantante, l’analogia del verso con la fine del frontman sia stato considerato una mera coincidenza.

Subito dopo la sua composizione nel febbraio 1991, la canzone si chiamò per un breve periodo “Memoria”, parola peraltro ricorrente nel testo.

Bush “Little Things”

Sixteen Stone è l’album di esordio del gruppo musicale inglese Bush, pubblicato nel 1994.

Questo disco proiettò la band di Gavin Rossdale nel mainstream del rock mondiale con un grande successo negli Stati Uniti.

L’album fece riscattare il gruppo da un forte snobismo riscontrato in Europa, specialmente nella natìa Inghilterra dove all’epoca si accingevano a vivere quello che fu il boom del Britpop con Blur e Oasis i quali, a loro volta, venivano quasi ignorati lì dove i Bush avrebbero venduto milioni di copie.

Il disco venne pubblicato nel 1994 e ci volle quasi un anno prima che il pubblico si accorgesse dell’album.

L’alto numero di hit presenti al suo interno aiutarono continui passaggi nelle radio americane e così, pezzi come Everything Zen,Little Things e Comedown iniziarono a diventare singoli di successo e a trainare il disco in classifica facendocelo restare per oltre un anno e mezzo.

Anche MTV si accorse del gruppo e mandò immediatamente in heavy rotation i video dei singoli che la band realizzò per l’album che furono: Everything Zen, Little Things, Comedown, Machinehead e Glycerine.

Quest’ultima in particolar modo ottenne un forte riscontro e il suo video divenne un classico del rock anni novanta.

Tutto questo mentre la band girò gli Stati Uniti con un tour di oltre 260 concerti.

Il significato del suo titolo riguarda un aneddoto che Gavin Rossdale raccontava a proposito di un suo amico che, sentendosi solo, decise di chiamare un numero di telefono scritto su un muro riportante la scritta “bella ventunenne scandinava appena arrivata in città”.

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quando questa sconosciuta arrivò si rivelò essere una quarantenne di oltre 100 kg (16 stone).

In Inghilterra infatti lo stone è un’unità di peso pari a circa 7 kg.

Nel libretto del disco è disegnato un cuore con una dedica “a Rupert e Julie” due amici di Gavin morti in un incidente di barca sul Tamigi a Londra.

Sempre nel booklet del disco c’è una foto di quello che può sembrare un cespuglio sospeso per aria che invece ritrae un Pastore Ungherese di nome “Winston”, tuttora amatissimo cane di Gavin Rossdale il quale, dopo essere diventato una star, fece assicurare per una somma superiore al milione di sterline.

Il probabile motivo trainante del suo successo commerciale, soprattutto statunitense, lo si può ritrovare nel fatto che la nazione a stelle e strisce si trovò, dopo aver vissuto il terremoto del grunge, molto affamata di quel suono che MTV, le radio e i media stavano pensando di mettere da parte dopo il suicidio della sua icona Kurt Cobain.

Sixteen Stone assieme ad altri album (in particolar modo il debutto dei Foo Fighters) fecero ricredere la scena che, da quel momento iniziò una vera e propria caccia a band con quelle sonorità le quali, poco dopo, avrebbero avuto un ottimo successo negli anni a seguire per poi essere tutte catalogate appartenenti al filone post-grunge.

Questo disco accese una polemica con parte della stampa musicale che sarebbe proseguita anche col suo successore (Razorblade Suitcase) e l’accusa fu quella di aver “rubato” il sound ai gruppi rock di Seattle che, anni prima, ebbero successo mondiale con il Grunge.

In particolar modo li si accostava a Pearl Jam (per la somiglianza nel timbro della voce tra Rossdale ed Eddie Vedder) e Nirvana (a causa di alcuni riff di chitarra usati.

In particolar modo quello di Little Thing lo si riteneva troppo simile e quindi un plagio della celebre Smells Like Teen Spirit).

Pearl Jam “Jeremy”

Jeremy è una canzone dei Pearl Jam contenuta nel loro album di debutto Ten e pubblicata come uno dei primi singoli della band.

Divenne una delle canzoni più famose dei Pearl Jam e ricevette la nomination ai Grammy come Best Rock Song e Best Hard Rock Performance nel 1993.

Lo stesso anno, il video di “Jeremy” ricevette quattro premi agli MTV Video Music Awards, tra i quali Best Video Of The Year.

La canzone fu inclusa nella tracklist di Rearviewmirror: Greatest Hits 1991-2003.

A livello musicale, la canzone è caratterizzata da un uso prominente del basso Hamer a 12 corde di Jeff Ament.

È proprio il bassista ad aprire il brano, eseguendo il riff principale che accompagnerà tutte le strofe.

Ad Ament è anche affidata la chiusura del brano, questa volta tramite la tecnica dell’arpeggio.

In entrambi i casi, vengono accentate alcune note tramite l’uso degli armonici naturali.

La canzone fu ispirata da un articolo di giornale che trattava di un sedicenne chiamato Jeremy Wade Delle di Richardson, Texas che si sparò sotto gli occhi della sua classe la mattina dell’8 gennaio 1991 alle 9:45 circa.

Delle venne descritto dai compagni di scuola come “veramente calmo” e conosciuto per “fingersi triste”.

Dopo essere venuto a lezione in ritardo quella mattina, a Delle fu chiesto di recarsi in segreteria per avere un permesso.

Lasciò la classe e ritornò con un revolver .

357 Magnum.

Delle camminò di fronte alla classe e disse: “Professoressa, ecco ciò per cui sono realmente venuto”.

Si mise la canna dell’arma da fuoco in bocca e premette il grilletto prima che la sua insegnante o i compagni di classe potessero reagire.

Una ragazza chiamata Lisa Moore, la quale conosceva Jeremy grazie al programma scolastico di sospensione, dichiarò che aveva letto dei suoi appunti nei quali scriveva che avrebbe voluto parlare delle sue cose e della sua vita, mentre un lunedì scrisse ciò che stava per compiere, ma la ragazza non immaginava potesse accadere realmente.

Hole “Celebrity Skin”

Celebrity Skin è il terzo album del gruppo di alternative rock Hole, pubblicato l’8 settembre del 1998 dalla casa discografica Geffen Records.

L’album è stato registrato in un periodo di nove mesi negli studi di Los Angeles, New York e Londra con il produttore Michael Beinhorn.

Il suono differisce notevolmente dai precedenti album Pretty on the Inside e Live Through This più grunge.

Il titolo deriva dalla rivista statunitense omonima.

Per questo la stessa rivista ha minacciato azioni legali nei confronti del gruppo per l’abuso del loro nome.

È il primo album da studio a cui ha partecipato Melissa Auf der Maur nonostante fosse entrata nel gruppo nel 1994.

I brani sono stati composti oltre che dalla leader Courtney Love e dal chitarrista Eric Erlandson anche dagli altri membri della band, con l’ampio contributo di Billy Corgan degli Smashing Pumpkins e di Jordon Zadorozny.

Celebrity Skin è stato l’album di maggiore successo commerciale delle Hole vendendo fino al 2010 negli Stati Uniti oltre 1.

400.000 copie e più di 124.000 nel Regno unito, vincendo il disco di platino e raggiungendo il primo posto con il singolo omonimo Celebrity Skin nella classifica Modern Rock Tracks.

L’album ha ricevuto tre nomination al 41° Grammy Awards del 1999 come miglior album rock, migliore brano rock e migliore performance vocale rock , il video ha avuto una nomination all’MTV Video Music Awards del 1999.

Soul Asylum “Misery”

Let Your Dim Light Shine is the seventh album from the band Soul Asylum, released in 1995.

Critically, it suffered in comparison to its predecessor, Grave Dancers Union, the band’s breakout release.

It includes the hit “Misery,” which was parodied by “Weird Al” Yankovic as “Syndicated Inc.” on his album Bad Hair Day.

This was the first Soul Asylum album to list Sterling Campbell as the band’s official drummer.

He was listed as providing “percussion” on Grave Dancers Union.

The album’s title comes from a lyric of the song “Promises Broken.” Actress Trini Alvarado provided backing vocals on three songs.

“Misery” is a 1995 song performed by the Minneapolis rock band Soul Asylum.

Although Let Your Dim Light Shine critically suffered in comparison to its predecessor, Grave Dancers Union, the single, “Misery”, reached number 20 on The Billboard Hot 100 and number one on the Modern Rock Tracks chart in the US.

The song featured prominently in Kevin Smith’s 2006 movie Clerks II and on an episode of the TV show Hindsight.

The B side on the single is Hope, a cover song from the Descendents’ first album Milo Goes to College (1982).

Stiltskin “Inside”

“Inside” is a song by rock band Stiltskin, the first single from their first studio album, The Mind’s Eye.

It was written by Peter Lawlor for the British Levi’s advert “Creek” and spent one week at number one in the UK Singles Chart in 1994.

The song was used as the music for Sky Sports’ coverage of the Scottish Premier League between 1998 and 2002.

All instruments on this recording were played by Peter Lawlor.

Stiltskin are a Scottish rock band, who first achieved widespread popularity in the mid-1990s.

Stiltskin’s longest-standing current member is vocalist Ray Wilson.

They are best known for their 1994 UK chart-topper, “Inside”.

Bush “Everything Zen”

Everything Zen” is the debut single released by British alternative rock band Bush in early 1995 from their debut album Sixteen Stone.

The video was the first video Bush had ever made.

The video was directed by Matt Mahurin, who also makes an appearance in the video wearing a mask, and was shot on 12 and 13 November 1994.

Scenes from the video were recreated in the opening credits of the TV series Millennium.

Gavin Rossdale on the making of the video: “I hadn’t even seen that many videos before making this because I never had MTV.

I just remember that it felt weird miming with all those people standing around, but you soon get over that.

Obviously, this video was hugely important in breaking us in America.

Alice In Chains “Would?”

Would? è una canzone degli Alice in Chains, pubblicata come singolo nel 1992 e contenuta nell’album dello stesso anno Dirt.

La canzone è dedicata al cantante dei Mother Love Bone, Andrew Wood, morto per una overdose di eroina nel 1990.

Questa è apparsa per la prima volta sulla colonna sonora del film Singles – L’amore è un gioco, nel quale gli Alice in Chains fanno una piccola apparizione.

Jerry Cantrell, chitarrista della band e autore della canzone ha dichiarato riguardo essa:

« In quel periodo pensavo molto a Andrew Wood.

Ci divertivamo molto quando ci frequentavamo, molto di più di quanto facciamo io e Chris Cornell.

Non c’era mai un momento serio in una conversazione, era tutto divertimento.

Andy era un tipo divertente, pieno di vita ed è stato molto triste perderlo.

Ma ho sempre odiato le persone che giudicano le scelte altrui.

La canzone è diretta anche a quelle persone che giudicano. »

Dirt è considerato il lavoro più rilevante della discografia del gruppo ed uno dei migliori esempi del “periodo d’oro” della musica grunge.

L’album fu realizzato quando il cantante Layne Staley era totalmente dipendente dall’eroina.

Le atmosfere cupe, e i testi influenzati dall’esperienza della droga, aiutarono però l’album a diventare un successo.

Arrivò al sesto posto nella classifica dei 200 album più venduti stilata da Billboard.

I pezzi Sickman, Junkhead e Dirt sono basati sulle esperienze di Staley con l’eroina, mentre Rooster è basata sull’esperienza nella guerra del Vietnam del padre di Cantrell.

Rooster era il nomignolo con il quale questo veniva chiamato durante il conflitto.

Il pezzo Untitled (Iron Gland) ospita la voce di Tom Araya degli Slayer.

Esso, tuttavia, non è un vero e proprio brano, ma un insieme di rumori accompagnati dall’urlo di Araya.

Tutto ciò iniziò quando gli Alice in Chains conobbero gli Slayer durante il “Clash of the Titans” tour nel 1990.

I due gruppi divennero amici e, in seguito, Jerry Cantrell chiese ad Araya di fare un urlo tipico degli Slayer da inserire nell’album in questione e lui accettò con piacere.

La frase pronunciata è “I’m Iron Gland!”.

The Smashing Pumpkins “Bullet With Butterfly Wings”

Bullet with Butterfly Wings è una canzone del gruppo statunitense The Smashing Pumpkins, primo singolo estratto dal doppio album Mellon Collie and the Infinite Sadness del 1995.

La canzone ha vinto un Grammy Award nel 1997 per la miglior Hard Rock Performance ed è stata la prima Top 40 statunitense della band, piazzandosi al numero 22 della Billboard Hot 100.

È stata inoltre nominata come 91ª miglior canzone hard rock di tutti i tempi da VH1[2] e classificata al numero 70 nella lista 100 Greatest Guitar Songs of All Time di Rolling Stone.

La canzone arrivò seconda nella classifica Triple J Hottest 100, 1995,[4] ed è anche stata votata al numero 33 nella Triple J Hottest 100 of All Time, 2008 e al numero 51 della Triple J Hottest 100 of All Time, 2009.

Mellon Collie and the Infinite Sadness è un album del gruppo rock statunitense The Smashing Pumpkins, pubblicato nel 1995 dalla Virgin Records.

È un album doppio diviso in 2 parti da 14 pezzi ciascuna.

Assieme al precedente Siamese Dream, è considerato dalla critica uno dei capolavori della band, nonché tra i dischi più importanti usciti in ambito rock negli anni novanta.

Ad oltre 20 anni dalla pubblicazione il disco ha venduto oltre 10 milioni di copie nei soli Stati Uniti.

Tale risultato ne fa il maggior successo discografico della band.

Skunk Anansie “Selling Jesus”

‘Selling Jesus’ è il primo vero e proprio singolo degli Skunk Anansie, considerando che il precedente singolo Little Baby Swastikkka fu prodotto solamente in 2.000 copie (edizione limitata).

‘Selling Jesus’ è una canzone di protesta politica e religiosa, soprattutto contro la Cristianità.

Il singolo è estratto dall’album di debutto Paranoid & Sunburnt.

Il singolo include tre brani inediti.

Il brano viene incluso altresì nella colonna sonora del film Strange Days.

Paranoid & Sunburnt è il primo album in studio del gruppo musicale britannico Skunk Anansie, pubblicato il 21 settembre 1995 dalla One Little Indian.

Muse “Muscle Museum”

Muscle Museum è un singolo del gruppo musicale britannico Muse, il terzo estratto dal primo album in studio Showbiz e pubblicato il 22 novembre 1999.

Il singolo fu ripubblicato 9 ottobre 2000 come il sesto singolo estratto dal disco.

Seconda traccia di Showbiz, il titolo del brano venne deciso da Matthew Bellamy scegliendo da un dizionario della lingua inglese la parola “muscle” e la parola “museum”, rispettivamente la precedente e la successiva della parola “muse”, nome del gruppo.

Si tratta inoltre del primo singolo pubblicato dai Muse negli Stati Uniti d’America e nel Benelux, nonché il secondo in Australia.

Alcuni dei singoli originali distribuiti portano in copertina gli autografi dei componenti del gruppo, compresi quasi tutti quelli realizzati su 7″, divenendo presto pezzi da collezione tra i fan.

Showbiz è il primo album in studio del gruppo musicale britannico Muse, pubblicato negli Stati Uniti il 28 settembre 1999 dalla Mushroom Records e il 4 ottobre dello stesso anno nel resto del mondo.

L’album ha venduto 600.000 copie nel Regno Unito, venendo certificato disco di platino, e circa 700.000 copie nel resto del mondo.

Temple Of The Dog “Hunger Strike”

I Temple of the Dog sono un supergruppo statunitense, formatosi nel 1990 a Seattle e scioltosi nel 1992, dopo la pubblicazione di un unico album.

La band comprendeva membri di Soundgarden e futuri membri dei Pearl Jam.

Il nome del gruppo ha origine dal testo di una canzone dei Mother Love Bone scritta da Andrew Wood, Man of Golden Words.

I Temple of the Dog furono formati da Chris Cornell dopo la morte per overdose di eroina, avvenuta nel 1990, del suo amico e compagno di stanza Andrew Wood, cantante dei Mother Love Bone.

Dopo questo evento, Cornell scrisse due canzoni, Say Hello 2 Heaven e Reach Down, e contattò due degli ex componenti dei Mother Love Bone, Stone Gossard e Jeff Ament, con l’intenzione di registrare le canzoni per realizzare un singolo.

Il gruppo fu completato dal batterista dei Soundgarden, Matt Cameron, e dal futuro chitarrista dei Pearl Jam, Mike McCready.

Iniziarono le prove delle canzoni e da queste prove nacquero nuove canzoni, cosicché dal preventivato singolo venne fuori un album, Temple of the Dog, pubblicato il 16 aprile 1991 dalla casa discografica A&M Records.

Al gruppo si unì anche Eddie Vedder, appena diventato il cantante dei Pearl Jam, che partecipò come cantante nel pezzo Hunger Strike in duetto con Cornell nonché come corista in Pushin’ Forward Back, Your Saviour e Four Walled World.

Dopo la pubblicazione, l’album ebbe delle buone recensioni, ma non raggiunse le posizioni alte della classifica se non dopo la pubblicazione e il successo dell’album Ten dei Pearl Jam, avvenuta nel 1992.

Infatti, dopo questo avvenimento, la casa discografica A&M records pubblicò nuovamente Hunger Strike, sia come singolo che come video, e l’album entrò nelle prime dieci posizioni in classifica, diventando disco di platino nel 1992.

A parte l’esibizione tenutasi all’Off Ramp Café di Seattle il 13 novembre del 1990, i Temple of the Dog si esibirono dal vivo solo altre due volte: la prima fu nell’ottobre del 1991, quando sia i Soundgarden che i Pearl Jam parteciparono alla manifestazione Foundations Forum, e la seconda durante il festival Lollapalooza del 1992.

Nel 2003 ci fu una terza apparizione dal vivo della band.

Durante lo show dell’8 ottobre, i Pearl Jam furono raggiunti sul palco da Chris Cornell ed eseguirono insieme i pezzi Hunger Strike e Reach Down.

La stessa Reach Down apparirà, sempre nel 2003, come singolo natalizio per tutti i fan che facevano parte del Ten Club.

I pezzi Call Me a Dog, All Night Thing e Hunger Strike, vennero eseguiti dagli Audioslave, la band della quale Cornell entrò a far parte dopo lo scioglimento dei Soundgarden, durante la loro tournée del 2005.

Il gruppo si è riunito nel 2016 per celebrare il 25º anniversario della fondazione.

Pearl Jam “Alive”

Alive è una delle canzoni più popolari dei Pearl Jam.

Estratta dal loro album di debutto, Ten, fu pubblicata come singolo nel Regno Unito nel 1991, entrando in classifica nella posizione 16 (il singolo era disponibile soltanto attraverso l’importazione dagli Stati Uniti).

La parte musicale della canzone fu scritta dal chitarrista della band, Stone Gossard, mentre le liriche furono scritte lo stesso anno da Eddie Vedder mentre faceva il benzinaio a San Diego, California.

Sebbene non fu una grande hit (arrivò al numero 16 della classifica Mainstream Rock Tracks di Billboard), è divenuta una delle preferite dai fan ed è tuttora una delle canzoni più richieste dal vivo.

La canzone fu suonata al Saturday Night Live nell’Aprile del 1992, durante la promozione di Ten.

È stata inclusa nel greatest hits della band, ossia Rearviewmirror: Greatest Hits 1991-2003.

Prima che il singolo fosse messo in commercio, “Alive” fu pubblicata su un cd promozionale e una cassetta con variazioni sulle canzoni e b-sides diverse.

Mentre “Wash” fu anche la b-side sulla versione messa in commercio, “I’ve Got a Feeling” era disponibile solo su questa versione dell’EP.

L’assolo di chitarra di “Alive”, inoltre, era differente dalla versione di Ten, assieme anche ad altre differenze evidenti.

“Alive” has been revealed by Vedder to be part autobiographical and part fiction.

When Vedder was a teenager, his mother revealed to him that the man he thought was his father was actually his stepfather, and that his biological father was dead.

The first and last verses detail those actual events, but the second verse is storytelling on Vedder’s part.

The lyrics of the second verse read, “Oh, she walks slowly, across a young man’s room/She said I’m ready… for you/I can’t remember anything to this very day/’Cept the look, the look…/Oh, you know where, now I can’t see, I just stare…,” and Vedder revealed that “she” was the mother, and “the look” referred to was not the look on her face, but “the look is between her legs.

Where do you go with that? That’s where you came from.”

Soundgarden “Black Hole Sun”

Black Hole Sun è un brano dei Soundgarden, gruppo grunge di Seattle, e anche quello più riconoscibile e più noto; rimase per ben 7 settimane in cima alla Billboard Mainstream Rock Tracks.

Fa parte del quarto album della band, Superunknown, uscito nel 1994 con l’etichetta A&M; successivamente sarà inserito nel best-of della band, A-Sides e nella compilation solista del 2007 di Chris Cornell, The Roads We Choose – A Retrospective.

La canzone è stata premiata per la Miglior interpretazione hard rock ai Grammy Awards 1995.

La canzone fu composta dal frontman Chris Cornell; egli disse di averla scritta in circa 15 minuti, arrivando alla canzone usando un Leslie Speaker.

Kim Thayil disse che questo strumento era perfetto per la canzone perché “è molto beatlesiano e ha un sound molto distintivo”.

Chris Cornell disse che scrisse questa canzone dopo aver visto per tutto il giorno film horror.

La canzone presenta una accordatura in Re abbassata (“Drop D”); il batterista Matt Cameron dichiarò che la canzone fu una “svolta gigantesca”

Music video[edit]

The surreal and apocalyptic music video for “Black Hole Sun” was directed by Howard Greenhalgh, produced by Megan Hollister for Why Not Films (London, England), shot by Ivan Bartos, and features post-production work by 525 Post Production (Hollywood, California) and Soho 601 Effects (London).

The video follows a suburban neighborhood and its inhabitants which are eventually swallowed up by a black hole, while the band performs the song somewhere in an open field.

In the video, Cornell can be seen wearing a fork necklace given to him by Shannon Hoon of Blind Melon.

In an online chat, the band stated that the video “was entirely the director’s idea”, and added, “Our take on it was that at that point in making videos, we just wanted to pretend to play and not look that excited about it.” Thayil said that the video was one of the few Soundgarden videos the band was satisfied with.

The video was released in June 1994.

After several weeks of airplay on MTV, a second version of the video was substituted containing more elaborate visual effects than the original, including the addition of a computer-generated black hole.

The music video for “Black Hole Sun” became a hit on MTV and received the award for Best Metal/Hard Rock Video at the 1994 MTV Video Music Awards.

In 1995, it received the Clio Award for Alternative Music Video.

The video is available on the CD-ROM Alive in the Superunknown.

Nirvana “Smells Like Teen Spirit”

Smells Like Teen Spirit è un singolo del gruppo musicale statunitense Nirvana, il primo estratto dal secondo album in studio Nevermind e pubblicato il 10 settembre 1991.

Composto da Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl, e prodotto da Butch Vig, il brano è la traccia d’apertura dell’album e presenta la tipica struttura strofa-ritornello in cui il riff principale di quattro accordi in tonalità di Fa minore è utilizzato durante l’introduzione e il ritornello con un’intensità alternata e dinamica.

L’inaspettato successo che Smells Like Teen Spirit ebbe alla fine del 1991 portò Nevermind in cima alla classifiche all’inizio del 1992, sancendo l’entrata dell’alternative rock nella musica mainstream.

Smells Like Teen Spirit è stato il singolo dei Nirvana che ha avuto più successo, raggiungendo la sesta posizione nella classifica Billboard Hot 100 ed entrando nelle top 10 di vari altri paesi tra il 1991 e il 1992.

Smells Like Teen Spirit fu acclamato dalla critica e vinse due MTV Video Music Awards per il suo videoclip promozionale, ampiamente diffuso dalle emittenti televisive musicali.

La canzone fu battezzata “l’inno dei ragazzi apatici” della Generazione X, nonostante i membri del gruppo si mostrassero a disagio con il successo e le attenzioni che ricevettero da parte del pubblico.

Anche dopo la morte di Kurt Cobain Smells Like Teen Spirit è considerata una delle canzoni più importanti della storia della musica rock.

Cobain non iniziò a scrivere Smells Like Teen Spirit se non poche settimane prima dell’inizio delle registrazioni del loro secondo album Nevermind, nel 1991.

La prima volta che presentò il brano agli altri membri del gruppo, era costituito solo dal riff principale e dalla melodia vocale del ritornello, che il bassista Krist Novoselic al tempo liquidò come “ridicola”.

Per tutta risposta, Cobain fece suonare alla band il riff per “un’ora e mezza”.

Nel 2001 Novoselic dichiarò che durante quella lunga sessione di prove pensò di rallentare il ritmo e iniziare a suonare la strofa mentre Dave Grohl lo accompagnava con la batteria.

Il brano risulta quindi l’unico di Nevermind che accredita tutti e tre i membri della band come autori.